martedì 15 luglio 2014

Un paese in pericolo

La Gazzetta di Trento, 4 aprile 1888

Riceviamo da Condino:

Si trattava nulla meno, che di sommergere il paesello di Strada, nelle Giudicarie inferiori.
Dal giorno 25 al 31 u.s.m. la pioggia continuò, ed in maniera da non esser che a brevi tratti interrotta, per prender lena maggiore.
L'Adanà, ruscello che nel cuor della state si dovrebbe perir di sete volendo ricorrere ad esso, erasi gonfiato in modo assai spaventoso.
Sopra Strada circa 600 metri deviò dal suo alveo, e scagliandosi contro il muraglione dello stradone, lo demolì per oltre 50 metri trascinandolo seco, da non lasciarne nemmeno vestigia.
La comunicazione è interrotta.
Gli abitanti di Strada temevano, temevano forte, ma più ancora quando nella mattina dei 30, s'accorsero che il furente Adanà, formando baluardo sulla sponda sinistra, delle materie che seco traeva, straripava alla destra minacciando fortemente il paese.
Qual trepidazione! L'acqua giungeva ormai ad aprirsi un alveo novello fra le adiacenti ortaglie, senza che vi si potesse riparare, e ciò in mancanza d'aiuto.
L'i.r. capoposto di Gendarmeria, sig. Giuseppe Rover, che alacremente dirigeva l'opera di salvataggio, non tardò punto. Prese dal suo portafoglio una carte e sopra vi scrisse - Prego soccorso - indi consegnò la stessa ad un messo, onde venisse tosto rimessa all'i.r. Comando di Stazione Militare in Creto, di là poco discosto.
Non andò guari che un drappello di soldati guidati dal sig. tenente Giovanni Cantaruti comparve, e là, sotto la direzione dell'impavido ufficiale, sorretto anch'esso dall'espertissimo capoposto sig. Rover, affrontarono l'orgoglioso torrente, e ne domarono ben presto la baldanza.
Bisognava vedere con che coraggio, e con qual sollecitudine essi lavoravano. Tanto era lo spirito e l'abnegazione che raggiungevano perfino la temerità.
E se Strada deve il suo salvamento a qualcuno, lo deve certamente al sig. tenente Cantaruti ed al cap. sig. Rover, i quali mercé la saggia decisione giunsero a confinare il torrente nel primiero suo letto, e così il paese fu salvo.
G. N.