martedì 6 maggio 2014

La festa di San Giovanni a Saone

La Voce Cattolica, 31 agosto 1893

Rendena , 28
La festa di S. Giovanni a Saone. - Come ho promesso nella mia dei 17 c. p. p. eccomi colla cronaca della festa fatta ieri in Saone. Alle 6 1/2 antim. arrivò la Banda dell'Oratorio PR. V. di Trento, che entrò in paese suonando tra lo sparo dei mortaretti. Alle 8 1/2 fu benedetto nella chiesa curaziale un quadro in tela rappresentante la decapitazione di San Giovanni Battista. Questo quadro esisteva nella vecchia cappella alla Scaletta, e fu ora rinfrescato dal pittor Chiocchetti per esser collocato nella chiesa nuova. -
Seguì la processione dalla chiesa curaziale a quella di S. Giovanni. Cantavano inni il Coro di Saone e quello di Ragoli insieme, e suonava la banda. Avanti Messa fu benedetta dal Paroco del Bleggio R. Don Lenzi la nuova Chiesa; indi si cantò messa. Fu eseguita assai bene una messa di Schweitzer a 4 voci disiguali accompagnata coll'armonium suonato dal Rev. don Orazio Scaia, noto per la sua bravura nell'arte dei suoni. - Al Vangelo, da un palco eretto fuor della chiesa, tenne un discorso il Rev. don Guetti, Curato di Fiavé. Un tipografo dilettante, appartenente alla banda, fotografò con una macchinetta manuale la folla, la processione ecc. La folla era veramente stragrande. Si calcola ad occhio e croce che ci sieno state un circa 4 mila persone. Di preti vi erano tra gli altri l'on. don Salvadori e altri del Bleggio, il padre Federico Amorth ora temporaneamente a Bolbeno, il curato di Darzo, e cinque vener. Chierici, in tutto una ventina di Ecclesiastici. Alle 2 circa nella chiesa curaziale vi fu il Te Deum di chiusa. - Poi "Gran giuoco di Tombola" come diceva il cartellone - avviso, con sei vincite in 600 corone. Quindi canto e suono a uso accademia. La banda fu applaudita assai. - A sera un po' di fuochi artificiali; e così si chiuse la grande festa, dando luogo a molti svariati commenti, secondo la moltitudine e la varietà delle teste che vi presero e non vi presero parte.
Sarca