mercoledì 21 maggio 2014

La fiera di Santa Giustina e l'afta epizotica

La Famiglia Cristiana, 10 ottobre 1892

Giudicarie, 7
Oggidì ricorre la fiera di S. Giustina in Creto; fiera che è la maggiore che vi sia in Giudicarie, e dall'esito della quale si decide quasi tutta la nostra pastoreccia. I capi bovini che di solito si smerciano e si contrattano in questa memoranda fiera varia dai mille a due mila. Sono dunque centinaia di migliaia di lire o di fiorini che passano da una mano all'altra. Il nostro allevatore aspetta la fiera di S. Giustina per vendere quei capi di bestiame che ha allevato e che tiene in più per far denaro col quale pagare i suoi debiti, o soddisfare i suoi impegni. Le vendite quasi tutte si fanno a bresciani, veneti, bergamaschi, comaschi, in una parola a compratori del regno limitrofo. Ma quest'anno niente di tutto questo. Tutti i nostri sotto un' acqua dirottissima ieri si portarono coi loro animali alla fiera, e giunti colà, eccoti la fatale notizia che i confini sono chiusi a cagione dell'afta epizotica che esiste nel Tirolo! E tutta questa gente e tutti questi animali dovettero ritornare alle case loro senza far nulla non solo, ma con spesa non indifferente incontrata per vitto, per viaggio, e peggio per le conseguenze fatalissime che verranno poi. - Nissun avviso ufficiale che fosse arrivato in tempo per trattenere almeno a casa tanta povera gente che rischiò la pelle sotto un acquazzone indiavolato! Oh! Fossero stati là certuni in mezzo alla fiera a sentire i panegirici della triplice! Bella alleanza, dicevano; da una parte si fanno difficoltà al vino che passa il confine, dall'altra si chiude il passaggio ai bovini. - Ma c'è la zoppina nel Tirolo! Le Giudicarie sono nel Tirolo; dunque non si passa. - Oh padri della patria, se almeno non possiamo bere a buon mercato, fate che possiamo avere con che liberarci dalla fame. E questa verrà se non potremo smerciare i nostri bovini.
O.M.