martedì 8 ottobre 2013

Una disgrazia sventata

"La Famiglia Cristiana", 7 agosto 1895, n. 90

Ballino, 4

(Salvati.) Ballino? Appunto per chi nol sapesse Ballino è un luogo prediletto da noi abitanti della calda Conca d'oro trentina, per passarvi quindici, venti giorni, anzi un mese o due ancora di frescura deliziosa, di aria purissima, di tranquillità montanina. Ogni anno vi faccio una visita più o meno lunga, e ognor più mi piace questo luogo ameno, la schietta cordialità de' suoi abitanti, e, diciamolo, anche quella poca esigenza borsuale, che è in equilibrio colle forze pecuniarie di un impiegatuccio di mezza categoria. Da Ballino adunque, dove dimoro da pochi giorni, vi scrivo queste due linee per non perdere il diritto di vostro corrispondente a sbalzi. E vi narrerò... che cosa? Un' avventura accaduta ad alcuni miei colleghi di villeggiatura, la quale poteva finire in una vera catastrofe, ed invece non fu che un avviso providenziale ad essere più cauti altra volta e a non mettersi in pericoli. Alcuni villeggianti adunque di qui stabilirono giorni fa di fare una piccola sgambettata all'alpinistica, e preso seco il necessario per confortare lo stomaco e bagnare il gorguzzolo, si portarono dentro la valle a sera di Ballino chiamata con nome punto bello Valle degli Inferni. Trovato in fine un luogo da riposarsi, quivi stesero le loro vettovaglie, e con insolito appetito sparecchiarono in santa pace ed allegria. Partiti che furono dal sito prescelto e già distanti, un pezzo di rupe si staccò dall'alto e venne a battere proprio là dove la comitiva aveva banchettato, facendo in quel luogo tabula rasa di tutto. Guai se la caduta fosse avvenuta pochi minuti prima!... Casi che non son casi. Fatto sta che quei villegianti il giorno dopo fecero celebrare una S. Messa da questo buon curato, e tutti la ascoltarono in ringraziamento del pericolo scampato; e si ebbero tutta la ragione chè Iddio sarà loro propizio anche in altre contingenze. Sta volta punto. Spero scrivervi ancora da questo luogo.
X.